domenica 11 settembre 2011

Per non dimenticare...

Oggi ricorre il decennale dell'attentato al World Trade Center, un tragico evento che segnò il popolo americano, ma anche l'opinione pubblica mondiale. Le persone che assistettero in diretta o videro successivamente le immagini dei crolli delle torri rimasero sconvolti dall'impotenza di una nazione così potente di fronte al terrore, ad un atto talmente folle da essere inconcepibile nella mentalità occidentale.
Probabilmente l'intento di al-qaida era proprio questo: traumatizzare l'opinione pubblica, ferire l'orgoglio dei cittadini e intraprendere un atto che avesse una forte risonanza emotiva. Ci sono riusciti, ma le risposte degli Stati Uniti sono state altrettanto forti. L'invasione dell'Afghanistan (ottobre 2001) è infatti una diretta conseguenza degli attentati jiadisti. Risposta più o meno condivisibile, perchè rispondere "occhio per occhio, dente per dente" non è sempre la strada più saggia.
Ciononstante non bisogna togliere all'intelligence statunitense il merito di aver indebolito notevolmente la cupola dell'organizzazione terroristica, come dimostra la cattura e l'uccisione (a mio parere frettolosa) di Osama Bin Laden.
Immagine di alcune delle vittime.
Ma in questa giornata che ha tristemente segnato la storia è forse più utile commemorare le vittime, i soccorritori che hanno tentato di salvare vite umane, magari tributando la loro stessa. Le vittime, esclusi i dirottatori, furono 2974, di cui 411 vittime fra i soccorritori; questi numeri ci fanno capire la portata di un evento che ha segnato in negativo un paese come gli Stati Uniti, considerato invulnerabile e sinonimo stesso di stabilità.
Come è possibile che un gruppo di persone abbia deciso di annientare se stessi, ossia l'umanità - perchè non dobbiamo dimenticarci che siamo tutti uomini- ?
In nome di una "guerra santa", totalmente sviata dal significato originale, che contempla solo uno sforzo di fede, non la distruzione. Questa guerra è una "guerra maledetta", non porterà mai alla pace e alla felicità di nessuno, solo morte e distruzione.

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