sabato 17 settembre 2011

La nuova politica

Le vicende degli ultimi giorni, le intercettazioni che coinvolgono il Presidente del Consiglio mi hanno fatto riflettere sulla situazione in cui versa il "pianeta" Italia, distante anni luce rispetto al resto dell'Europa e del mondo.
Parlo dell'anomalia tutta italiana del rifiutarsi categoricamente di dare dimissioni (cosa fatta nella maggiornaza dei casi dal centro-destra, visto che casi di pubblico scandalo di alti quadri della sinistra italiana hanno portato a dimissioni), nonostante le prove siano inconfutabili e spesso reiterate nel tempo.

"Faccio il premier a tempo perso..." Silvio Berlusconi

Una frase del genere dovrebbe farci capire  di foìronte a che tipo di elemento siamo, un uomo che finge di interessarsi del paese di spendere tutte le sue energie nella buona amministrazione ("dormo tre ore a notte, faccio una vita orribile e nessuno mi ha obbligato" libera citazione da un'intervista a mr. B, molto probabilmente dormiva tre ore a notte perchè il resto del tempo lo spendeva in bunga-bunga e simili...).
Ma la cosa che più indigna è vedere che di fronte all'evidenza questi uomini (prendendo vicende personali come barometro di tutta la classe politica) negano spudoratamente. Come si fa a sostenere che in una villa con decine di prostitute (perchè di questo si tratta, senza giri di parole come escort, ballerine...) si svolgessere solo cene di gala e formali. E'come se in un casino i clienti parlassero solo... 
Ma i politici non sembrano capire (o fingono di ignorare) che il popolo italiano si sente tradito, vorrebbe trovare una guida fresca e nuova, ma non sa a chi rivolgersi.
E allora chi meglio di un gruppo di  giovani potrebbe farsi avanti e veicolare idee di democrazia, buon governo e onestà. Bisogna trovare uomini (possibilmente non anziani) abili delle discipline cui vengono affidati, non creando un governo "tecnico", ma un governo "competente", che possa rispondere in modo celere e corretto ai bisogni dei cittadini.
Mi rivolgo ai giovani: rifiutiamo questa classe politica elitaria, pervasa dalla retorica e ancora schiava della prima repubblica. Creiamo noi un movimento che risponda realmente alle necessità della gente comune.  

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