mercoledì 31 agosto 2011

Il Limulo

Molti si chiederanno cos'è un Limulo; magari è la prima volta che sentite il nome di questo animale - un vero e proprio fossile vivente - ma molti ignorano come questo insignificante invertebrato possa giocare un ruolo fondamentale nella ricerca farmacologica.
Il Limulus Polyphemus appartiene agli artropodi; nonostante gli Inglesi lo chiamino "granchio a ferro di cavallo", questo animale è più strettamente imparentato con ragni e scorpioni. Questo essere vive prevalentemente nell'oceano atlantico, diffuso su tutta la costa statunitense.
Ma perchè  i Limuli sono così importanti? Poichè - nonostante siano animali estremamente semplici - il loro sistema immunitario ha una particolare caratteristica, riconosce le componenti della membrana cellulare dei batteri gram negativi e li ingloba in un coagulo.
L'estrazione del sangue del Limulo
Ma per utilizzare questa "funzione" del Limulo è necessario effettuare un salasso, che non comporta la morte dell'animale. Il suo sangue ha la caratteristica - se esposto all'aria - di assumere una colorazione bruastra (vedendolo mi ricorda molto l'ammorbidente...), data dall'emocianina, l'equivalente dell'emoglobina, con la sola differenza che la proteina contiene atomi di rame invece del ferro.

La fame di combustibili

Daryl Hannah, attrice di successo
L'attrice Daryl Hannah -- che hai interpretato ruoli di successo in Blade Runner -- è stata arrestata nei pressi della Casa Bianca con altri manifestanti che si opponevano alla costruzione di un nuovo oleodotto -- passante per sei stati -- che dovrebbe trasportare il greggio dal Canada fino alle raffinerie del Texas.
L'obiettivo dei manifestanti è quello di convincere Barack Obama a raggiungere l'indipendenza dai combustibili fossili, senza spianare la strada ai lobbisti del petrolio.
Non è la prima volta che l'attrice viene arrestata in seguito alle proteste: è stata accusata di bloccare il traffico e l'operato di un pubblico ufficiale.

Certamente questa vicenda apre un nuovo interrogativo: è veramente necessario continuare a basare l'economia energetica sul petrolio, un'energia non rinnovabile, in rapido esaurimento e notevolmente inquinante?
La risposta è sicuramente no; considerando la produzione di energia, esistono soluzioni sia rinnovabili che non dall'impatto ambientale estremamente ridotto. Quelli che dicono che le pale eoliche deturpano forse preferiscono pinnacoli di svariate decine di metri fumanti e che inquinano costantemente' Mi viene spesso il dubbio che coloro che si pronunciano contro le "girandole" siano stati pagati dalle grandi lobby del petrolio per screditare "in toto" le energie rinnovabili.
Secondo me addirittura l'energia nucleare sarebbe più accettabile delle centrali termoelettriche, nonostante non la ritenga una possibile soluzione al problema dell'approvvigionamento di energia.
Per quanto riguarda il settore del trasporto: ormai sono state prodotte auto ibride ed elettriche, che hanno raggiunto prestazioni quasi comparabili con i modelli benzina e diesel. Anche le macchine a metano e GPL, nonostante utilizzino un derivato (o quantomeno parente strettissimo) del petrolio, producono solo una certa quantità di CO2, senza diffondere nell'atmosfera composti solforati (responsabili delle piogge acide), PM10 e Benzeni.
Vediamo ormai che i passi fatti dalla tecnica sono incredibili e le soluzioni che ci offre sono realizzabili: ormai siamo solo noi che dobbiamo solo decidere se optare per macchine ed energia pulita o mantenere lo stile di vita che fino ad ora abbiamo sempre condotto.

Cfr: The Guardian - Daryl Hannah arrested at protest -- http://www.guardian.co.uk/world/2011/aug/30/daryl-hannah-arrested-at-white-house

martedì 30 agosto 2011

La stazione spaziale internazionale forse senza umani

Lo spostamento di almeno un mese dell'ultima missione verso la stazione spaziale internazionale, con la probabilità di altri ritardi, potrebbe lasciare per la prima volta in oltre dieci anna la stazione senza un umano.
La scintilla che ha causato questi ritardi è stato l'incidente del 24 Agosto del vettore che trasportava viveri e carburante alla stazione spaziale. Il cambio degli astronauti verrà posticipato, ma non oltre un certo limite.
"If for any reason we will not be able to deliver the crew before the end of November we will need to review all possibilities, including leaving the station unmanned" Alexei Krasnov
Secondo me questa vicenda pone nuovi interrogativi: è proprio necessario in un momento di forte crisi continuare con questa intensità il lavoro "in orbita", che prevede costi elevatissimi?
Non sarebbe forse meglio proseguire ed incentivare la ricerca "sulla terra", magari cercando di perfezionare le tecnologie al fine di renderle più economiche ed efficaci?
Sono interrogativi molto interessanti, a cui siamo chiamati a rispondere.

lunedì 29 agosto 2011

Il nuovo Rio...

Il "serpentone" Rio delle Amazzoni
Nonostante il Rio delle Amazzoni sia uno degli spettacoli più belli sulla terra, occupando bel 7 milioni di chilometri quadrati e una portata di 133000 metri cubi al secondo, secondo recenti studi sembra che il primato possa essere insidiato da un gemello.
Infatti, grazie ai dati forniti da Petrobras nell'ambito della ricerca petrolifera, gli scienziati sono riusciti a localizzare questo fiume sotterraneo (denominato Rio Hamza), che nonostante abbia la stessa lunghezza del Rio delle Amazzoni e si trovo interrato quattro chilometri, presenta una larghezza che varia da 200 a 400 chilometri, contro il chilometro (e 100 alla foce) del celeberrimo fiume.
Un'altra stranezza è che la portata di questo fiume, nonostante le dimensioni, è molto limitata, di "soli" 3900 metri cubi al secondo.

Il bacino idrografico del Rio e lo sviluppo

Questa scoperta è secondo me emblematica, perchè ci fa capire come il capitalismo (quindi legato all'estrazione petrolifera) possa conciliarsi con la ricerca. Non sappiamo se la Petrobras abbia trovato petrolio, ma sicuramente ha contribuito a un'interessantissima scoperta.

Articolo del "Guardian":
http://www.guardian.co.uk/environment/2011/aug/26/underground-river-amazon

domenica 28 agosto 2011

100 anni di neon...

Il neon, gas "nobile", scoperto nel 1898 dal chimico Scozzese William Ramsay e da Morris Travers, in un primo tempo venne bollato come inutile, vista la diffidenza che al tempo si nutriva verso i gas: invisibili ma capaci addirittura di uccidere [1].
Prima di parlare della sua storia descriviamo brevemente la sua "carta d'identità": a temperatura ambiente è gassoso, per liquefarlo sono necessarie temperature al di sotto del -246 °C o pressioni elevate e si presenta incolore. Ma la caratteristica che più appassiona i chimici è relativa alla sua incapacità di formare composti (come d'altra parte tutti i gas nobili, che devono il proprio nome a questa "ritrosia"). Senza addentrarci troppo nella teoria dei legami e nella fisica quantistica: gli elementi tendono a combinarsi per raggiungere una condizione di stabilità detta ottetto [2]; ma i gas nobili lo hanno già raggiunto, quindi non tendono naturalmente a formare composti (che sono rarissimi e rigorosamente prodotti in laboratorio in condizioni controllate).
Terminata questa breve parentesi prettamente chimica: la reputazione del neon inizia a cambiare quando, nel 1911, il fisico e imprenditore transalpino Georges Claude ha la brillante idea di porre il gas in un tubo e di eccitarlo con la corrente elettrica. Il brevetto della sua idea non tarda ad arrivare (novembre dello stesso anno) e ben presto nasce anche l'idea di modellare i tubi per formare lettere e simboli grafici. E' proprio questa idea che nel 20esimo secolo prenderà piede e illuminerà le strade e le piazze delle metropoli americane, grazie alla luce colorata ma allo stesso tempo lontanamente inquietante (quella fredda brillantezza è data dalla presenza di uno sostanza fluorescente).
Times Square di notte
Ma le belle storie non durano per sempre: con l'avvento della tecnologia LED, in piazze come Times Square, dove i grandi cartelli al neon esercitavano un fascino un pò "retro", rigorosamente visibili solo dopo il tramonto, la tecnologia ritenuta antiquata venne sostituita con grandi pannelli video. Ormai i tubi al neon sono diventati oggetti da collezionisti e sentimentali.
Nonostante ciò è nato un museo a Los Angeles (MONA) interamente dedicato a loro, dove opere famosissime (la Gioconda Leonardesca) vengono ricostruite e reinterpretate con l'uso del neon.
Speriamo che la storia di questo gas un pò snob non finisca in un museo...


Note:

[1] Peter Conrad - Neon: 100 years of the greatest light show on earth - The Observer || http://www.guardian.co.uk/artanddesign/2011/aug/28/100-years-of-neon

[2] Ci sono due modi per raggiungere l'ottetto (o il duetto per il primo gruppo), formare composti o ioni. Diventare ione significa perdere o guadagnare uno o più elettroni, in modo da raggiungere l'ottetto senza combinarsi.

venerdì 26 agosto 2011

La questione libica...

Leggendo le pagine dei quotidiani nazionali di questi giorni si nota quanto spazio venga (giustamente) dato alla vicenda libica. Si descrivono minuziosamente le incursioni dei ribelli, la presa del compound di Gheddafi... Ma a mio parere si tralascia un fatto, ossia che il governo italiano (e non l'Italia tutta per fortuna, rappresentata in primis dal nostro presidente delle Repubblica) abbia appoggiato per lungo tempo la dittatura (nonostante alcuni cerchino di "declassare" l'operato del rais), stringendo alleanze economiche e facendo di tutto per assecondare un uomo bramoso di potere.
Non è tollerabile che un paese democratico stringa alleanze con un dittatore, permettendogli di mettere in scena teatrini di infima classe su suolo italiano.
Se c'è una cosa veramente intollerabile è quella di anteporre gli interessi economici alla libertà delle persone, "girando la frittata" a proprio piacimento.
Se si intraprende un'analisi più attenta si nota che, fino a quando per le aziende è stato conveniente amicarsi il colonnello, la politica ha intrapreso rapporti e cooperazione economica; nel momento del crollo del regime, non potendo tollerare un momento di stasi e incertezza, il governo ha intrapreso la "linea dura", in totale contrasto con le strategie precedenti.
Ma in politica la coerenza non è più sentita come un obbligo, ma almeno le spiegazioni che offre sul suo operato dovrebbero essere convincenti... Non si può affermare il diritto del Libici all'autodeterminazione, fino a quando pochi giorni prima si sosteneva un'odiosa e oppressiva dittatura. Con questo non voglio dire che i Libici non debbano avere la libertà, ma non ci si può improvvisare portatori di diritti solo quando questo "fa comodo".

giovedì 25 agosto 2011

Quale futuro per i giovani???



Dopo aver visto questo video sono rimasto sconcertato e stupito, non tanto dal fatto che esistano due "tipologie" di giovani così diverse (ci mancherebbe...),una incentrata sull'apparire, l'altra rivolta allo studio e (in misura anche maggiore) alla propria passione, ma dal modo in cui la società le vede e si identifica in esse.
Riflettendo: non penso che al primo giovane (il concorrente al GF) manchino le passioni o gli interessi, penso che semplicemente non abbia potuto coltivarli o abbia preferito la strada più semplice.
Mi indigna un pò solo vedere la differenza di stipendio di questi due giovani; sembra quasi che lo studio e la dedizione non paghi, quasi fosse un'attività superflua alla quale si devono votare "gli sfigati" (passatemi il termine), che non hanno avuto la fortuna di nascere belli (anche se il primo ragazzo non mi appare un mostro di bellezza, dall'alto dei suoi 33 anni) o con doti eccezionali (le doti mentali nella società di oggi non contano n.d.r.).
Io penso invece che si debba rivalutare il valore della cultura e dell'istruzione, vederla non come un peso o un'attività da espletare in modo freddo e asettico, ma come un'opportunità di imparare, crescere come persona. Non ho dubbi che se chiedessi a questi due ragazzi chi è più felice, sicuramente il secondo avrebbe la meglio, perchè ama ciò che fa, si sente felice nel momento in cui agisce, nonostante la sua paga sia totalmente inadeguata.
Mi piacerebbe mandare anche un messaggio ai politici: incentivate l'istruzione e la cultura, non sono soldi spesi male o buttati, perchè senza i reality le persone sopravvivono, senza la cultura una comunità è destinata a perire, non nel senso fisico del termine, ma arriva a perdere le radici e, alla fine, perde anche di vista le mete che si era prefissata.

Il caro-libri (...di testo)

Leggi l'articolo de "La Repubblica"...
Ogni tanto, alla vista delle decine di libri che da studente mi trovo a utilizzare, penso: ma perchè non si può acquistare un e-book reader (ormai un Kindle è sui 120 euro)- che dura teoricamente per tutto il corso degli studi - e utilizzare libri elettronici, scaricabili a cifre modiche e non essere costretti ad utilizzare libri mastosontici, che potrebbero essere facilmente confusi con i volumi della Treccani. 

Anzi, ancora meglio... proporre ai professori di redigere dispense in PDF, in modo che il materiale didattico sia completamente inerente e non ridondante rispetto alla spiegazione in classe (mi vengono in mente volumi di 600 pagine con"salti" della parofessoressa di 50/60 fogli...).
Vista poi la critica situazione in cui versa il nostro pianeta, penso che strizzare un occhio all'ecologia sia un atto doveroso. Questo in virtù del fatto che i libri scolastici sono per la maggior parte stampati su carta non riciclata, forse più adatta alle riviste patinate di gossip che non a volumi destinati ad un uso che non necessita di eccessivi lussi.
Ma il motivo che maggiormente mi spinge a vagliare questa idea è il seguente: sono convinto che fra il MIUR e le case editrici (in particolare quelle controllate dal "misterioso" mister B.) ci sia una specie di patto segreto (leggasi lobbismo) che consente alle ultime di assicurarsi la fornitura di libri ad una classe per tutto l'arco del biennio/triennio di scuola secondaria superiore. Se guardiamo questo fatto di sfuggita ci sembra che il senso sia:"non consentiamo di cambiare libro per non creare problemi nell'approccio allo studio dei ragazzi". Ma se guardiamo con occhio analitico la vicenda vediamo l'assurdo; perchè mi un professore, soddisfatto del supporto didattico offerto da un libro, dovrebbe cambiarlo per un altro. E' qui che si comprende la fera funzione di questa regola, creare lobby e monopolio culturale alle spalle di giovani che (forse...) desiderano solo studiare...