domenica 4 dicembre 2011

DDR: Doping for Gold



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Navigando su internet ormai un anno or sono trovai un documentario dell'emittente statunitense PBS, che trattava il tema del doping nello sport, in particolare parlava del fenomeno (o modus operandi) nella Germania dell'Est durante la guerra fredda.
Guardando questo video si capisce come il doping non sia solo un fenomeno totalmente contrario all'etica sportiva, basato sul rispetto di norme e dell'avversario (tentare di migliorare la prestazione propria in modo illegale significa sminuire quella dell'avversario, probabilmente ottenuta esclusivamente con grandi fatiche e sacrifici), ma anche causa di numerose malattie.
Ne è un esempio la storia di Heidi Krieger, una pesista costretta a cambiare sesso a causa delle mutazioni che l'assunzione di uno steroide - l'oral-turinabol - assunto a sua insaputa (le pillole venivano spacciate come vitamine) durante gli allenamenti in nazionale.
Ora gli ex atleti DDR hanno deciso di alzare la voce per chidere un risarcimento per i danni subiti alla Jenapharm : l'azienda aveva infatti come unico scopo quello di produrre steroidi ad uso sportivo. Grazie alla mediazione della STASI, questi prodotti erano usati direttamente sugli atleti. [1]
Dopo la fase critica patita negli anni della guerra fredda, durante i quali si combatteva sulla pista d'atletica a suon di pillole e iniezioni, tutto il mondo che segue lo sport è sensibilizzato sul fenomeno doping e sulle conseguenze che comporta. Speriamo che non si verifichi più una situazione analoga a quella della Germania Est, dove l'uso di sostanze diventò prassi, più che caso eccezionale.

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