Proprio oggi pensavo: ma perchè in un mondo così grande - nel caso cercassi un lavoro - dovrebbero scegliere proprio me e non centinaia di altri giovani?
Mi sono fatto questa domanda perchè stavo riflettendo sull'utilità dello studio e dell'apprendimento scolastico.
Ma è veramente utile imparare centinaia di nozioni riguardanti i più svariati campi - dalla matematica alla letteratura inglese - per poi trovarsi immersi (e a volte "affogare"...) nel mondo del lavoro?
Riflettendo sì... Se penso ad una qualità importante ed indispensabile nell'attività lavorativa mi viene in mente il problem solving, la capacità di risposta efficace ad uno stimolo esterno.
Ma cosa significa affrontare efficacemente una situazione imprevista, assolutamente non preventivata e che potenzialmente potrebbe "schiacciarci"?
E' qui che a mio parere entra in gioco un aspetto di fondamentale importanza: le conoscenze pregresse. Possiamo non sapere nulla - o meglio pensiamo di non sapere nulla - riguardo ciò che andiamo ad affrontare, ma, se abbiamo dalla nostra parte un bagaglio di informazioni importante, potremo sfruttare queste per elaborare un modello risolutivo vincente, o quanto meno migliore di quello altrui.
Allora non si tratta di un sapere fine a se stesso, ma di una serie di informazioni che possono - prima o poi - risultare utili, magari addirittura inconsapevolmente.
E allora dico: studiamo! Non è tempo perso, al contrario di quello che spesso si pensa, ma al contrario potrà risultare decisivo nel nostro futuro, senza poter rimediare nel caso esso latiti...
Seguo silenziosamente il tuo blog.decisamente ben fatto ed aggiornato, non come il mio... -.- (scrivo proprio di tutto.. dalla fisica al resto)
RispondiEliminaAnche se devo essere sincero la penso in modo leggermente differente riguardo l'argomento in esame.
Penso che l'istruzione sia obbligatoriamente fallimentare a livello conoscitivo ma possa invece far nascere l'interesse nel soggetto.
Mi spiego: non ricordo nulla (o poco più..) di quello fatto al liceo, ma conservo con gelosia e timida attrazione una sorta di curiosità che spesso mi sospinge a una spontanea ricerca e necessaria riflessione!!
Penso che al di là del profitto scolastico, qual'ora la scuola riesca nel suo intento Educativo essa avrà avuto successo in generale.
la cultura è come un seme: una volta piantato cresce spontaneamente a meno che non sia soffocato da mentalità ottuse o peggio ancora retrograde.
Per quello che riguarda il mondo del lavoro, al quale io spero e penso di affacciarmici prima o poi (-.-) sento spero e presumo che la formae mentis (che è anche il titolo di un libro dello psicologo Howard Gardner)
giochi un ruolo fondamentale ovviamente senza uscire dai canoni logici (se hai fatto un liceo, scuola che come dire... non è tanto professionalizzante:uscito da lì ti sei dimenticato come si fa la pasta asciutta ma sai che in montagna devi scaldare l'acqua di più per farla bollire) ti sconsiglierei di andare a installare un impianto elettrico, causeresti per mancanza effettiva di conoscenze un disastro!!