Ma prendendo spunto dalla mia esperienza londinese - svoltasi fortunatamente sotto periodo olimpico - voglio raccontare un pochino le mie impressioni - ciò che mi ha favorevolmente impressionato - o quello che vorrei "cambiare" del mio viaggio. Cambiare non è forse la parola giusta, perché è proprio dalla diversità che nasce l'interesse per il viaggio, per la scoperta di cose ignote, magari non sempre ricalcanti il nostro stile di vita, ma per questo fonte di arricchimento personale.
La magnifica O2 Arena! |
L'esperienza dei primi giorni - che ha coinciso con le Olimpiadi - che ho avuto il piacere di vedere, è stata strabiliante: quando sei in un palazzetto con altre 20000 persone a guardare i migliori giocatori del mondo ti senti come in un sogno. Lo speaker incita il pubblico, che in visibilio urla "This is LONDON!!!", la "Kiss Cam", i "boooooohhhh" dei Lituani nei confronti dei Russi, sono sensazioni che valgono tutte il prezzo del biglietto. Giuro che quando sono entrato nel palazzetto, ben due ore prima del tip-off, mi è venuta la pelle d'oca: 20000 seggiolini, campo da sogno, giocatori che si riscaldano e inservienti che passano la scopa elettrica fra i settori, solo io e il palazzetto. In sintesi un'emozione unica, che penso valga la pena di vivere una volta nella vita.
Io e il grande Luigi! |
Nulla di più sbagliato: ho incontrato una persona gradevolissima, che ha dedicato ore del suo meritato riposo (alle Olimpiadi si arbitra praticamente ogni giorno) a discorrere con noi, ci ha offerto un caffè e ha dispensato vere perle di saggezza.
Potrei dilungarmi sul racconto di due ore magiche per me - ma preferisco serbarle nel mio cuore - gustarmele e attingervi ogni volta che mi sentirò "un pò giù".
Nei giorni successivi abbiamo visI maestri pensavano che si imparasse bene facendo lezione, ma che si imparasse meglio con le punizioni corporali"itato le grandi mete turistiche Londinesi, apprezzando i numerosi capolavori e avendo qualche - rara per la verità - delusione: Westminster Abbey vale anche più di una visita, così come St. Paul, che grazie alla meravigliosa vista dalla cupola consente - quando non ci sono nuvoloni - di vedere Londra in tutta la sua estensione.
Uno dei disegni di Leonardo esposti a Buckingham Palace. |
L'unico neo è forse stato il British Museum, che ho trovato eccessivamente ampio (reperti romani, greci, assiri, asiatici...) e anche un pochino noioso, nella sua ridondanza.
Un paragrafo a parte meritano i gioielli di Sua Maestà, talmente ricchi, belli e sfavillanti da sembrare usciti da una favola. Penso di non aver mai visto così tanto oro, pietre preziose e sfavillii!
Veduta dei magnifici Kew Gardens. |
Negli ultimi giorni ho visitato il castello di Windsor, bellissimo e con una cappella in gotico perpendicolare veramente splendida. La visita al luogo sacro è stata coronata dall'esecuzione di brani d'organi, il che ha creato anche un'ulteriore suggestione, veramente notevole!
La visita al collegio di Eton mi ha portato in un mondo distantissimo dal mio, ma molto interessante da esplorare, in particolare per gli aneddoti e le leggende che circondano questo luogo di istruzione esclusiva (30000 £ all'anno per coloro che non rientrano in una specie di borsa di studio per i ragazzi "clever" ma meno abbienti). La nostra guida ci ha narrato, in perfetto accento inglese (ma a dire il vero molto comprensibile, rispetto all'ubriacone che chiacchierava con noi in metropolitana), le vicende di questa scuola, fra le quali le seguenti leggende/verità: nei primi anni seguenti la fondazione, ai giovani veniva fatta bere birra, perché l'acqua della zona era contaminata. Penso che al giorno d'oggi molti pagherebbero per frequentare una scuola del genere (peccato che questa prassi sia terminata molti anni or sono). Un'altra cosa che mi ha molto impressionato è che l'uso della fustigazione punitiva sia caduto solo venti anni fa. Mi ha colpito la frase della guida così parafrasata: "I maestri pensavano che si imparasse bene facendo lezione, ma che si imparasse meglio con le punizioni corporali". Se queste pratiche sono cadute in disuso ad Eton, così non si può dire della divisa, che consta in un abito di tale eleganza che io non lo userei nemmeno per la "Prima" alla Scala, figuriamoci per andare a scuola, ma tant'è.
Essendomi dilungato un pochino troppo in alcuni dettagli che reputavo interessanti o almeno pittoreschi, vi lascio a una breve rassegna di punti a favore e non del mio viaggio in Inghilterra:
PROS:
- TRASPORTI: Arrivare in 30 min da qualunque sobborgo sconosciuto di Londra (mai sentito nominare Mill Hill East) al centro è cosa lodevole!
- PULIZIA (Città): Sarà pure inquinata quanto Milano, ma di carte per terra ne ho viste poche!
- MUSEI: Anche se come contenuto quelli italiani possono rivaleggiare (o in svariati casi battere) con quelli inglesi, i secondi sono "tenuti" molto meglio
CONS:
-IGIENE: Non che andare in metro a Milano equivalga a gustare afrori tipo Chanel N^5, ma le ascelle di Sua Maestà sono a dir poco trifolate, e l'uso di aglio e cipolla non favorisce il respiro piacevole!
-CIBO: Fish & Chips passabile (anche gustoso, purchè non più di due/tre volte la settimana, Pie (pasticci) anch'essi sufficienti, ma i patrii fornelli offrono una varietà ed un gusto anni luce distante dalla "mediocrità" inglese.
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